La mia formazione e la mia pratica si sono sviluppate a partire dal dialogo tra la clinica individuale e le istituzioni del territorio, in un percorso che intreccia esperienze in scuole, ospedali, CPS (Centri Psicosociali), comunità terapeutiche e istituti penitenziari per adulti e minori.
Queste esperienze mi hanno permesso di avvicinarmi a molte forme del disagio contemporaneo e di comprendere quanto sia importante che la psicologia sappia abitare i contesti in cui la vita accade.

Oggi mi occupo di sostegno psicologico e accompagnamento clinico, lavorando con persone che attraversano momenti di difficoltà, crisi o cambiamento.
Accolgo chi sente il bisogno di fermarsi, ascoltarsi e provare a dare un nome a ciò che si muove dentro e intorno a sé.

Parallelamente alla mia attività privata, collaboro con realtà del territorio milanese in progetti che intrecciano psicologia, sociale e comunità.
Tra questi:

• Jonas Milano e Telemaco Milano, nell’ambito del Progetto Periferie, promosso con il Comune di Milano, che prevede la creazione di uno spazio di ascolto e incontro per giovani e adolescenti nel quartiere di San Siro.

• EFFATÀ ODV di Via Jommelli 8 – Milano, progetto dedicato all’emergenza abitativa, in collaborazione con il Comune di Milano e sostenuto da Fondazione Cariplo e Fondazione Vismara, che prevede la ristrutturazione e riorganizzazione di una struttura dedicata alla residenzialità leggera. In questo contesto mi occupo del coordinamento clinico e organizzativo del servizio di accoglienza.

Credo che la cura non sia confinata allo spazio del colloquio clinico individuale, ma si costruisca anche nei legami, nelle istituzioni e nei luoghi in cui la parola trova la possibilità di emergere.
La mia pratica si fonda su un ascolto attento e profondo, orientato a riconoscere il senso dell’esperienza soggettiva e a valorizzare le risorse che possono trasformarla.

Mi riconosco in una psicologia che sa abitare la realtà, che si muove tra clinica e sociale, e che guarda alla fragilità non solo come a un limite, ma come a una possibilità di incontro e pensiero condiviso.